Cos'è l'ABA? - Una prospettiva storica

ABA, acronimo di Applied Behavior Analysis, o Analisi Applicata al Comportamento, è la Scienza che studia il cambiamento di comportamenti socialmente significativi attraverso la modificazione di eventi ambientali. Questa Scienza si sviluppa negli anni ’60 in America a partire dagli studi dello psicologo Burrhus Skinner. Skinner si rese conto che rinforzando un determinato comportamento le probabilità che esso venisse ripetuto aumentavano. A partire da questi studi lo psicologo norvegese Ole Ivar Lovaas decise di applicare queste evidenze per produrre un programma di intervento orientato al miglioramento dei sintomi tipici dell’autismo

La Scienza ABA è oggi considerata una delle procedure più efficaci nel trattamento delle disabilità, dei comportamenti problema in età evolutiva e dell’autismoL’intervento ABA ha infatti come obiettivo, tra gli altri, quello di aumentare le capacità intellettive, comunicative, accademiche, sociali, emotive, di autonomia personale degli individui, attraverso l’utilizzo di rinforzi materiali e sociali.

ABA ai giorni d'oggi

La scienza ABA ha come caratteristiche principale e distintiva rispetto ad altri modelli di intervento quella di essere evidence-based e utilizza pertanto solo procedure scientificamente dimostrate ed efficaci con un costante monitoraggio dei risultati raggiunti.

Gli ambiti di intervento sono molteplici in quanto l’ABA si rivolge ai comportamenti socialmente significativi (abilità sociali, scolastiche, comunicative, ecc..) e non solo all’autismo, come si è portati a pensare. L’obiettivo generale della metodologia è pertanto quello di aiutare gli individui a muoversi nel mondo attraverso l’acquisizione di abilità. I programmi ABA consistono nell’applicazione intensiva dei principi comportamentali per l’insegnamento di abilità sociali come il linguaggio, il gioco, la comunicazione, la socializzazione, le autonomie personali e l’individuazione e intervento a comportamenti problematici (autostimolazioni, aggressività, autolesionismo, ossessioni, ecc…).

I programmi basati sulla Metodologia ABA sono altamente personalizzati e volti al riconoscimento delle specifiche risorse e limiti del singolo individuo su cui si vuole intervenire. Per raggiungere questo scopo, prima di qualsiasi intervento, l’equipe di f.i.ABA svolge un’attenta osservazione dell’individuo nell’ambiente di vita quotidiano, svolgendo poi interviste strutturate ai caregiver ed infine somministrando dei test che mettano in evidenza il livello evolutivo raggiunto nelle varie aree di apprendimento.

L’Istituto Superiore di Sanità riconosce nelle Linee Guida pubblicate nel 2011 le terapie cognitive-comportamentali come quelle più efficaci e ideali nell’intervento della Sindrome dello Spettro Autistico. La nostra Cooperativa utilizza la Metodologia di intervento ABA acronimo di Applied Behavior Analysis, ossia dell’analisi del comportamento applicata. Questa scienza trae la sua origine dall’Analisi del Comportamento di Skinner (1953).

Attraverso l’utilizzo del rinforzo e delle tecniche comportamentali (shaping,chaining, fading, ecc..) è possibile incrementare o ridurre determinati comportamenti, nonché sviluppare e/o consolidare nuovi apprendimenti. L’intervento  viene svolto nei contesti scolastici, a casa o in centri specializzati e richiede il coinvolgimento costante delle figure significative che circondano i bambini (genitori, nonni, insegnanti, insegnanti di sostegno).

Attraverso questa Metodologia sarà possibile predisporre un intervento a partire dalle abilità emergenti, proponendo quindi un programma che non sia mai frustrante in quanto troppo richiedente o noioso in quanto al di sotto delle capacità dell’individuo.

I programmi basati sulla Metodologia ABA sono altamente personalizzati e volti al riconoscimento delle specifiche risorse e limiti del singolo individuo su cui si vuole intervenire. Per raggiungere questo scopo, prima di qualsiasi intervento, l’equipe di f.i.ABA svolge un’attenta osservazione dell’individuo nell’ambiente di vita quotidiano, svolgendo poi interviste strutturate ai caregiver ed infine somministrando dei test che mettano in evidenza il livello evolutivo raggiunto nelle varie aree di apprendimento.